AAM – ARTE ACCESSIBILE MILANO, manifestazione giunta alla terza edizione milanese. Negli spazi Eventiquattro e PricewaterhouseCoopers, situati nell’edificio realizzato da Renzo Piano e sede del Gruppo 24 Ore e Pricewaterhouse Coopers, fervono i preparativi per l’opening di giovedì 7 aprile. Il motto è “trascendendo le barriere culturali ci mettiamo nelle mani dell’arte”… e così sia.
La curatrice ALESSANDRA REDAELLI
Io lavoro soprattutto con i giovani. Nasco giornalista, con una lunga collaborazione con la rivista Arte Mondadori, e lì è cominciato il mio interesse verso le ultimissime generazioni, sostenendole anche ad Arte Accessibile. Mi sta molto a cuore Gianfranco Pulitano, ragazzo messinese che sta portando avanti complessi e raffinatissimi progetti di arte digitale. Le sue installazioni site-specific – circuiti tentacolari che invadono lo spazio – raccontano, attraverso godibilissimi video di pittogrammi animati, le ripetizioni alienanti della vita nella metropoli. Altra giovane il cui stile è cresciuto e maturato negli ultimi anni è Erica Campanella. Ha cominciato con ritratti fortemente intimisti a olio su tela, è passata – con esiti estetici notevoli – al lavoro su rame e ora sta vivendo un nuovo momento, con sperimentazioni su nuovi supporti e una pennellata che si fa sempre più morbida. Poi ci sono i paesaggi neoromantici di Jernei Forbici, visioni nebbiose e struggenti che denunciano la sconsiderata violenza dell’uomo verso la natura; le crude e commoventi sculture in legno di Leo Demetz; l’astrattismo iperdecorativo di Giorgio Milano; le sculture di Annalù, portatrici di una grazia fragile e tutta femminile; la seduzione disturbante di Eva Gerd e tanto altro.
Focus estratto da Espoarte (Contemporary Art Magazine)